Una
lettera aperta rivolta alla Regione Sicilia da parte degli Stati
Generali dello Spettacolo in Sicilia, che chiedono al presidente Rosario
Crocetta di cambiare rotta
La crisi della Cultura si aggrava: la lettera degli operatori
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Rosario Crocetta
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Una lettera aperta rivolta al Presidente della Regione Siciliana,
Rosario Crocetta e a tutta la deputazione regionale da parte degli Stati Generali dello spettacolo in Sicilia,
che sono costretti a denunciare, per l’ennesima volta, l’aggravarsi
dello stato di crisi di un settore che dà lavoro a migliaia di
operatori, artisti e tecnici, oltre che a un vasto indotto di
albergatori, artigiani e ristoratori.
Apprendiamo da una lettera dell'assessore Stancheris, pubblicata
sul quotidiano La Sicilia, della volontà del governo di voler tutelare
la cultura e lo spettacolo dal vivo. Volontà - dichiara l'assessore -
sottolineata dall'aumento fatto nell'ultima finanziaria (poi bocciata
dal commissario dello stato) dei fondi di spesa destinati alle Attività
di Spettacolo dal Vivo.
Dispiace, però, aver registrato nei fatti l’opposto, in quanto la
stessa finanziaria sopracitata aveva previsto un taglio alle due leggi
(44/1985 e 25/2007) che regolamentano il sostegno alle attività
concertistiche e teatrali di natura privata a vocazione pubblica.
Paventiamo dunque che sussista la volontà di tutelare
esclusivamente il sistema pubblico (spesso figlio del clientelismo e
dell'improduttività), sacrificando invece, con tagli via via più
consistenti, il sistema privato a vocazione pubblica, con la
cancellazione di fatto delle due leggi sopracitate.
Chiediamo perciò al governo Crocetta di cambiare rotta, tutelando
le due leggi, riportandone le dotazioni a livelli di decenza. Questo
sarebbe un impegno concreto per tutelare le attività di spettacolo dal
vivo produttive e indipendenti del settore privato a vocazione
pubblica.
Chiediamo, inoltre, che il Governo regionale faccia una scelta
forte a tutela delle associazioni concertistiche profondamente
danneggiate dalla finanziaria 2012 e dalla pessima gestione delle
assegnazioni dell'avviso speciale del 2013.
Non è più possibile svilire l'importanza del settore da noi
rappresentato, privilegiando esclusivamente le fondazioni e i grandi
teatri pubblici, che non si sono distinti per buone pratiche né per
capacità manageriale di gestione, dissipando, nel corso degli anni,
ingenti risorse.
Auspichiamo che si apra finalmente un tavolo tecnico tra Regione,
sistema pubblico e privato, affinché l'investimento nelle attività di
spettacolo dal vivo assuma le caratteristiche di una progettualità
condivisa, ampia e ben pianificata.
Nella lettera viene sottolineato
come negli anni scorsi le organizzazioni che hanno usufruito del
sostegno delle due leggi hanno saputo dimostrare di essere in grado di
attrarre centinaia di migliaia di spettatori paganti, coinvolgendo
sponsor privati, convogliando in Sicilia contributi ministeriali.
Per questi motivi gli Stati Generali dello Spettacolo in Sicilia
fanno appello al presidente Crocetta, affinchè vengano approvati
all’Assemblea Regionale Siciliana gli emendamenti che rifinanziano le
due leggi n. 44/85 e 25/07, che non comportano aggravi di spesa, in modo
da salvaguardare la cultura e lo spettacolo che sono un Bene comune.
6 febbraio 2014
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