giovedì 3 giugno 2010

Teatri di Pietra Sicilia , pronti i programmi per la stagione 2010


Malgrado il silenzio da parte della Regione Siciliana  (vedi lettera al Governatore Lombardo, all'assessore al Turismo e all'assessore ai Beni Culturali ), i Comuni aderenti ai Teatri di Pietra hanno deciso di varare la VI edizione della manifestazione che quest'anno interesserà quindici siti archeologici e monumentali della Regione.
Il progetto, che si snoda in sette province, prevede oltre 60 manifestazioni tra cui molte novità e prime assolute: Tuccio Musumeci in DYSKOLOS, Sebastiano Tringali ne LE ERINNI, Cosimo Cinieri con CANZONIERE ITALIANO, Paolo Graziosi in L'ALTRO ANFITRIONE , Giacomo Bonagiuso  autore e regista di ALTRAILIADE, la partecipazione straordinaria di Raffaele Pisu con 
IL CARTAGINESE di Plauto, una ripresa attesa, quella di Vincenzo Pirrotta  con EUMENIDI, la danza di Roberto Zappalà INSTRUMENT,  Ivana Monti come protagonista di A PROPHET/ SALOMÈ, la prina nazionale di  M.CARNE DELLA MIA CARNE con le coreografie di Loris Petrillo, Dario Garofalo e Cinzia Maccagnano in DIONISO - rilettura delle Baccanti, Simona Scuderi  in CASSANDRA della Wolf,  la  paradossale CASA..DEI con Luca  Biagini e Marco Zannoni, Roberto Burgio in  NON RICONOSCO ALLO SPECCHIO ,  Virginio Gazzolo  in ARGONAUTI e ancora  Caterina Costantini per  MEDEA , l'inedito  Enzo Alaimo in VILLAROSA,la commedia de IL POVERO PLUTO con  Denny Mendez , Vito Cesaro e Antonino Miele , un pasoliniano EDIPO RE con la direzione di ANATOLIJ VASIL’EV/ Ulderico Pescee la partecipazione di  Maria Letizia Gorga, per la musica  Miriam Palma in  Suite SicilianaILLO TEMPORE-la notte del sacro, con  Carlo Muratori - Lucia Sardo e Angelo Tosto.  
Oltre centocinquanta interpreti, tra cui molti siciliani, sono i protagonisti delle venti produzioni  che saranno ospiti in siti noti e meno noti, tra paesaggi perlo più inediti eppure straordinari per storia, arte e identità. 
Tra manovre finanziarie - a livello nazionale - tanto necessarie quanto penalizzanti per il settore culturale, tra  l'assenza di interlocutori e il disimpegno programmatico verso una politica culturale attenta all'identità dei territori, ancora una volta le Amministrazioni locali  diventano protagonisti della valorizzazione e della promozione del grande patrimonio dei territori.