
Che dire? Gli AUGURI sono d'obbligo, una riflessione non fa male.
Si sta chiudendo un anno cronologico, il 2012, anno bisesto, i cui strascichi ce li porteremo avanti per molto tempo. Forse più che "Strascichi" si dovrebbe parlare di lacerazioni, fratture.... già perchè i bilanci si risanano, le idee, i rapporti, le relazioni, la condivisione, la convizione, la fiducia ... per questi non valgono le regole dell'economia.
Sarà difficile rateizzare una fiducia o un'idea, impossibile dare una adesione come un postdatato ...
Non serve raccontarsi che il tempo passa, si dimentica, eppoi si supera.
Non è così, per alcuni ambiti almeno.
Quest'anno, fra poco archiviato, ha svelato le fragilità di un sistema e di un vivere sociale già pesantemente segnato dalla "decadenza" di alcuni valori , punti fermi intorno ai quali, giusti o sbagliati che fossero, si costruiva l'accordo e il disaccordo, l'adesione o la protesta. In un'epoca in cui ogn'uno ritiene essere punto fermo intorno al quale deve ruotare l'universo.... una crisi, come l'attuale, deflagra con effetti devastanti e le conseguenze si vedono più che mai nell'assenza di "risposte" :
ogn'uno ha il disagio più grande, il disastro più grande, la perdita più grande.... ogni singolo si lamenta, alla maniera sua, ma da solo.
Se questi pensieri investissero solo l'oggi e la circostanza della Crisi, se la riflessione fosse limitata ad un ambito potremmo dirci fortunati...
Ma ci sono argomenti come la bellezza, il paesaggio, la storia la natura/essenza di una comunità e di un luogo, l'investimento sul futuro, la consapevolezza della comunità ...che sono stati fortemente dileggiati ed emarginati a seguito di questa " Crisi", tanto da apparire remoti o dejavu. Il disimpegno oggi su questi argomenti equivale a consentire "il vuoto" e in questo anno di "vuoti" ne abbiamo registrati molti.
Fintanto sono singoli si può parlare di fenomeno sociale, quando sono collettivi e riguardano la rappresentanza, l'amministrazione, la politica si deve parlare di malaffare.
La quiete e la stasi inebetita con cui vediamo accettare questo momento da parte dei più, cittadini o amministratori, esecutori o rappresentanti, non hanno il sapore di rassegnazione o trascendenza, ma di "collusione".
E quindi l'augurio che raccogliamo e facciamo nostro è quello che ci giunge postato da Hystrioimage su FB :
Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio:
o si fanno la guerra o si mettono d'accordo. (P.Borselliino) .
Non c'è nessuna guerra o battaglia in corso..... e allora Buone Feste ...........
seppure in questa quiete la coscienza muore uguamente e con lei il confronto,
la vita e il teatro .
E godetevi questo Natale di sereno accordo!