Ubi major minor cessat: come fare a pezzi vita e cultura con l'alibi della crisi
Dove sono ?..
Già dove sono finiti i cartelloni di tanti festival e rassegne....
Dove sono i direttori artistici nominati o autoreferenziati di numerose
iniziative che fino all'estate scorsa si contendevano le "prime" di
ennesime repliche di un artista....
Dove sono i programmi dei "distretti turistici", dei "progetti europei" ,
dei "GAL" , dei "grandi Eventi", delle "residenze culturali" , dei
progetti speciali, che attraverso piani nazionali ed europei ( POR
2000/2006 e PO FESR 2007/2013) hanno beneficiato di cofinanziamenti,
risorse e contributi ...
Ma dove sono anche le Imprese Culturali e le Compagnie di spettacolo che
sino a giugno mandavano in giro circolari con progetti, titoli, cast e
programmi....
Dove sono le società di marketing culturale e di servizio .......e gli
oltre seimila neo laureati con specializzazione in ambito della
valorizzazione...
Dove sono gli intellettuali che hanno dissertato sull'utilità
dell'intervento pubblico in ambito culturale tracciando ipotetiche
prospettive su cosa fosse giusto e non giusto .......
E infine dove sono i numerosi movimenti e movimentisti per cui la
"cultura è un bene comune"..."il teatro è necessario" ... "il patrimonio
è cultura identitaria da salvaguardare"... i sostenitori dello "
sviluppo sostenibile attraverso turismo e cultura".....
Non ci si chiede dove siano gran parte dei rappresentanti della politica
e degli eletti a cariche istituzionali, perchè all'argomento erano
assenti prima ed è superfluo chiedersi dove si trovino oggi.