CLORIS
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Orto Botanico di Palermo
21 MAGGIO 2025
L’Orto Botanico di Palermo è molte “cose”, sicuramente scenario prestigioso capace di accogliere linguaggi diversi, poi luogo di sperimentazione scientifica e culturale, ma la sua grandiosità va oltre la quantità e la diversità delle specie botaniche che lo abitano e di cui noi ammiriamo solo la parte aerea – fusto, chiome, fiori.
È molto di più: è lo spazio vitale, la casa di un organismo vivente e straordinario, basti pensare alla rete sommersa che lo attraversa, fatta di radici e microrganismi che collegano alberi e cespugli rendendo ogni pianta parte attiva di un ecosistema connesso. Un mondo sotterraneo che, per la fitta rete di radici, ricorda un sistema neurale attraverso cui passano informazioni ma anche risorse e nutrimento.
Attraverso una koinè di teatro, danza, mito, musica, indagine scientifica e memoria, si è realizzato spontaneamente quel connubio sinergico in cui è stato possibile intraprendere il progetto Clorys, che si terrà il 21 maggio all’Orto Botanico di Palermo dalle ore 19.00, con l’ambizione di avvicinarci al racconto del divenire umano e della natura, cogliendo quella vita che si forma e si trasforma e soprattutto restituendo centralità a territori e paesaggi poco conosciuti.
Si è immaginato l’Orto Botanico come una agorà attraversata dal passaggio tra il giorno e la notte, in cui si realizza la connessione tra pubblico e privato, tra ecclesia e oikos e si esemplifica la relazione tra complesso e singolare: il mondo vegetale ci trasmette un senso del tempo che esprime l’irripetibilità di ogni momento, habitat pregiato per il dialogo con la ricerca scientifica, l’incontro con il teatro, la danza, il canto e la musica, significando l’effettivo legame tra la creazione artistica performata e ascolto del paesaggio e della natura.
Momenti successivi della durata di 90 minuti ciascuno circa, dal meriggio per arrivare alla notte, ognuno disegnando un percorso di meraviglia che si snoda nei vialetti dell’Orto Botanico, segnalato da totem che raccontano i luoghi, la natura e i calendari dei siti previsti dalla rete dei Teatri di Pietra 2025, con le tappe di teatro, musica e danza, gli incontri con i ricercatori, le testimonianze, i talk delle rappresentanze dei territori coinvolti e degli Enti ospitanti. Un’ occasione per poter tessere il racconto di molti in uno spazio “esemplare” quale l’Orto Botanico dell’Università di Palermo e misurare le storie dell’uomo con il grande tempo del gigantesco Ficus macrophylla che con i suoi 180 anni ha visto passeggiare migliaia di visitatori.
Gli artisti e le formazioni che si esibiranno: Sergio Vespertino, Miriam Palma, Ensamble VocalitàCantoTeatro “Il Corpo della voce”, Paola Saribas, Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Virginia Maiorana.
Interverranno il Prof. Rosario Schicchi, l’artista visivo Valerio Giacone, gli approfondimenti del coltivatore di piante officinali Aldo Bongiovanni e dell’agronomo Leonardo Scuderi
Confermata la partecipazione di numerose Amministrazioni ed Enti che hanno previsto di accogliere i Teatri di Pietra 2025.
Soggetti ad oggi interessati: il Parco della Valle dei Templi di Agrigento, il Parco Archeologico di Himera, Solunto e Iato, il Parco Archeologico di Selinunte, il Parco Archeologico di Tindari e i Comuni coinvolti di Caltabellotta, Caltanissetta, Cattolica Eraclea, Cefalà Diana, Ribera, Marineo, Montevago, Palazzolo Acreide, Santa Flavia, San Cataldo, San Cipirello, Termini Imerese, Tusa, Ustica.
L’idea della manifestazione si ispira a quella rete di relazioni e connessioni riconosciute al mondo vegetale. Questo rapporto di co-esistenza, così evidente in natura, è stato motivo di ispirazione nella ideazione dei Teatri di Pietra 25 anni fa e ancora oggi ne caratterizza l’azione.
La valorizzazione del Patrimonio monumentale e paesaggistico attraverso le arti performative che rendono nuovamente vitali e attuali temi come la partecipazione e la cittadinanza: questa è la Rete. Una prassi che restituisce forma e significato alla relazione multipla tra i diversi actores coinvolti: le differenti comunità, il territorio con la sua storia, gli artisti e i ricercatori.